Conosciuta in tutto il mondo, celebre fin da quando la SAT – Società Alpinisti Tridentini – la inaugurò nel 1936, la Via delle Bocchette rimane ancora oggi uno dei modi più spettacolari per scoprire le Dolomiti di Brenta.
La grande rete di sentieri attrezzati e vie ferrate che la compone è fra le più estese e articolate delle Alpi, con punti che arrivano a toccare i 3.000 metri di altitudine. Quasi tutti i tratti sono intitolati a grandi alpinisti del passato (per esempio Vidi, Benini, Garbari, Brentari, Dallagiacoma, Detassis), a celebrare la tradizione dell’incontro fra l’uomo e la montagna.
Davanti agli occhi dell’escursionista si apre un paesaggio lunare, composto di pareti ripidissime, cenge e terrazze sospese nel vuoto. Il cielo è lì, a portata di mano, in un contatto fra uomo e natura che non ha paragoni in nessun altro luogo della Terra.
La Via delle Bocchette si compone di diversi segmenti i cui più famosi sono: il primo, le cosiddette “Bocchette Centrali”, parte dalla Bocca di Brenta (2.552 m) e raggiunge la Bocca dei Armi (2.749 m), con un dislivello complessivo in salita di circa 300 metri; il secondo, le “Bocchette alte”, prosegue fino alla Bocca di Tuckett (2.648 m), con un dislivello in salita di 420 metri se percorso a partire dal rifugio Alimonta e di 750 metri dal rifugio Tuckett.
Bocchette Centrali
Il primo tratto, le Bocchette Centrali, hanno un tempo di percorrenza di circa 3,5 ore. Il percorso si snoda in una successione di scale fra cenge naturali scavate nella roccia. L’ambiente intorno è particolarmente selvaggio, con cornici rocciose molto esposte ma ben attrezzate. I panorami tutto intorno sono davvero difficili da dimenticare, con lo sguardo che nelle belle giornate può spaziare dalla Marmolada al Campanile Basso.
Bocchette Alte
Raggiunta la Bocca dei Armi, gli alpinisti più preparati possono proseguire sul sentiero delle Bocchette Alte, più impegnative e con un tempo di percorrenza di circa 6 ore. Qui l’ambiente dolomitico diventa ancora più severo, tanto da rendere spesso necessario il ricorso ai ramponi, in salita ma anche in discesa. A ripagare della fatica, la vista memorabile sia verso sud est, con il lago di Molveno e la cima Paganella, sia verso ovest, con il gruppo Adamello – Presanella.
Caratteristiche del percorso
Tutto l’itinerario è ben attrezzato, con alcuni tratti molto esposti.
Inizio e fine del percorso
Considerando entrambe le Bocchette (Centrali e Alte), il percorso va dalla Bocca di Brenta fino alla Bocca di Tuckett.
Dati tecnici
Il dislivello complessivo in salita delle Bocchette Centrali è di 300 metri, quello delle Bocchette Alte è di 420 metri.
Mezzi di trasporto
Da Madonna di Campiglio raggiungere in automobile il parcheggio del rifugio Vallesinella (in tutto circa 5 km di strada).
Attrezzatura necessaria
Scarponi da trekking, giacca a vento impermeabile, protezioni per il sole (occhiali, crema, cappello). In alcuni tratti, data la presenza di neve e ghiaccio, potrebbero essere necessari piccozza e ramponi.
Punti di ristoro e rifugi
I rifugi toccati dal percorso sono il Tommaso Pedrotti, il Tuckett e l’Angelo Alimonta, tutti attrezzati per il pernottamento degli alpinisti nella bella stagione. Scopri di più nella sezione Escursioni.
Photo credits: E. Veronese, D. Lira